Un'ondata di interruzioni della catena di approvvigionamento

Dalle chiusure alle inondazioni, l'inizio del 2022 sta già sperimentando gli effetti di diverse interruzioni nei siti produttivi e nelle fabbriche di tutto il mondo.

Alluvioni in Malesia

Ogni anno, da ottobre a marzo, in Malesia si verifica la stagione dei monsoni; tuttavia, lo scorso dicembre sono iniziate piogge anormalmente intense che hanno colpito circa 125.500 persone.
Tra le aree più colpite ci sono Port Klang, il secondo porto più grande del Sud-Est asiatico, e Shah Alam, una cittadina adiacente che ospita diverse fabbriche di semiconduttori a livello mondiale. A causa della situazione estrema, i lavoratori locali hanno faticato a lasciare o a tornare alle loro residenze e ai loro posti di lavoro. Un fornitore di apparecchiature per la produzione di chip ha persino dovuto interrompere le operazioni di assemblaggio dei prodotti, con conseguenti perdite multimilionarie.
Il 2 gennaio, altre gravi inondazioni hanno colpito sette stati della Malesia, costringendo migliaia di persone a evacuare. Secondo la National Disaster Management Agency, le aree di Johor, Kelantan, Malacca, Negeri Sembilan, Pahang, Sabah e Terengganu sono state tutte colpite dalle ultime inondazioni. Sebbene molti degli sfollati siano riusciti a tornare a casa, permane la minaccia di continue piogge intense e alte maree.

Chiusure di Xi'an

Alla fine di dicembre, Xi'an, in Cina, ha imposto una serrata in tutta la città a causa di una forte impennata delle infezioni da COVID-19. Pechino ha adottato un approccio rigoroso per evitare che i focolai si diffondano. Per questo motivo, ha imposto ai suoi 13 milioni di residenti di non muoversi, a meno che non ricevano un risultato negativo del test e l'autorizzazione delle autorità locali o dei datori di lavoro. Le fabbriche della città devono continuare a soddisfare i requisiti di prevenzione e disinfezione del virus, altrimenti rischiano di essere chiuse.

Incendio della fabbrica di Berlino

Lunedì 3 gennaio, a Berlino, in Germania, è scoppiato un incendio in una fabbrica. Il fornitore di apparecchiature per i produttori di chip per computer ha operato alla massima capacità per soddisfare l'aumento della domanda dovuta alla carenza di semiconduttori a livello mondiale. Non ci sono stati feriti e l'impatto complessivo è ancora in fase di valutazione.
Nella fabbrica colpita dall'incendio vengono prodotti componenti per i sistemi di litografia, macchine che sviluppano i circuiti dei chip per computer. Anche se l'incendio potrebbe aver avuto un impatto su alcuni componenti utilizzati nei sistemi di litografia a ultravioletti profondi (DUV), non sembrano esserci conseguenze di rilievo. Tuttavia, le macchine per la litografia a ultravioletti estremi (EUV) coinvolte nella produzione di wafer sono state colpite e l'azienda sta valutando come ridurre al minimo gli impatti e come finalizzare il piano di recupero per l'area di produzione coinvolta.

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